REGGIO CALABRIA. “Una proposta di legge per la diagnosi precoce di celiachia che registra in Italia circa 10.000 nuove diagnosi l’anno.
La Camera dei deputati ha iniziato la discussione di alcune mozioni riguardanti la celiachia, la dieta da seguire e la sua diagnosi. Gli atti parlamentari, depositati dalla quasi totalità dei gruppi presenti a Montecitorio, focalizzano l’attenzione sulla prossima applicazione del regolamento Ue 609 del 2013 che potrebbe avere effetti negativi sulla popolazione affetta da celiachia.
La nuova normativa in materia di etichettatura dei prodotti non offre adeguate garanzie né ai pazienti né alle aziende specializzate.
“La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine ed è riconosciuta come malattia sociale. E’ un disturbo che richiede, un’unica terapia specifica: l’eliminazione totale del glutine dalla dieta quotidiana.
Tale malattia consiste in un’intolleranza permanente alla gliadina, componente del glutine, che costituisce un insieme di proteine molto diffuso, contenuto nel frumento, nell’orzo, nella segale, nel farro, nel kamut e in altri cereali minori. Pertanto, tutti gli alimenti derivati dai suddetti cereali o contenenti glutine in seguito a contaminazione devono essere considerati tossici per i pazienti affetti da questa malattia”.
“La celiachia è un’autentica malattia sociale di cui non c’è ancora piena consapevolezza, nonostante colpisca realmente oltre mezzo milioni di italiani“. È necessaria dunque una maggiore cognizione e sensibilizzazione verso questa patologia che va ben oltre la mera condizione alimentare la cui unica terapia è la totale e permanente esclusione del glutine dai pasti. Per questo il Governo deve continuare ad impegnarsi in sede comunitaria, dove spesso si bada al business più che alle problematiche sociali, vigilando affinché l’inserimento dei prodotti senza glutine nel Food Information to Customers assicuri pienamente i diritti dei celiaci”.