Ciao a tutti,

ecco i primi vostri racconti che ci avete inviato, continuate a farlo mi raccomando
Buona Lettura

 

Roberta: Pazzi per il glutine

Sorvoliamo sulla disinformazione dei medici ad uno ho assicurato io di non essere contagiosa perche si era bruscamente allontanato alla scoperta della mia malattia i piu divertenti sono stati negli anni dei vecchi colleghi che non riuscendo a dire o ricordare la parola celiaca mi chiamavano “la cerillica” . . . . .

contagio

Paola: Una vita con il glutine!

scrivo da un ridente paesino della val Pusteria dove sto trascorrendo una vacanza in relax senza dover pensare a ciò che sto mangiando.. perché c’è chi fa attenzione al posto mio!
Come riassumere una vita da celiaca senza saperlo…fino al compimento del mio 57° anno di età ,quando proprio il giorno del mio compleanno è arrivata la diagnosi! dopo, un respiro di sollievo; prima, una vita di disturbi di varia entità e genere che nessuno dei mille “esperti” consultati si è mai preso la briga di collegare. fino a quando ridotta allo stremo per una devastante anemia sono stata ricoverata in ospedale e lì dopo una serie di esami è uscito il verdetto.
Ho avuto talmente tanti problemi prima che adesso la dieta a cui sono costretta non mi pesa più di tanto, tranne qualche raro momento di sconforto; adesso so cosa vuol dire stare bene, mentre la parte della mia vita precedente l’ho trascorsa con il “freno a mano inserito”… mi auguro che con il passare del tempo sia sempre più facile diagnosticare la celiachia proprio perché non è stato coì’ fino ad oggi ed io ne sono la prova.
Un in bocca al lupo a tutti

val pusteria