Attivato il numero verde 800.191.089 per il pubblico, fino a venerdì in programma consulti telefonici gratuiti con oltre 90 esperti gastroenterologi, dietologi e dietisti. Distinguere tra celiachia, ipersensibilità e intestino irritabile
Milano, mercoledì 21 maggio 2014 – Cos’è la sensibilità al glutine? E la celiachia si può vincere semplicemente con una dieta mirata o ci sono medicine specifiche da prendere? Sono alcune delle domande ricorrenti tra le prime ricevute dal numero verde 800.191.089 al quale, fino a venerdì, risponderanno oltre 90 medici che hanno aderito all’iniziativa promossa da AIGO (Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Ospedalieri), ADI (Associazione Italiana Dietetica e Nutrizione Clinica).
Si tratta della terza settimana di informazione su glutine, sensibilità al glutine e celiachia, che ha lo scopo di promuovere la conoscenza dei disturbi e spiegare le differenze fra celiachia e sensibilità al glutine, sottolineando la necessità di evitare le diagnosi fai da te e di consultare sempre il medico di riferimento in caso di sintomi insistenti.
Solo il 21% dei celiaci riceve una diagnosi adeguata. La sensibilità al glutine non celiaca è un’entità clinica di recente inquadramento e necessita di una diagnosi di esclusione rispetto alla celiachia e all’allergia al grano.
Dati scientifici internazionali suggeriscono come la sensibilità al glutine non celiaca possa essere un problema emergente. La terapia risolutiva è la dieta senza glutine, rigorosa e da proseguire sempre, nel caso della celiachia. La cura è transitoria, da fare sempre con il controllo del medico, nel caso della sensibilità al glutine non celiaca. Presso il segretariato sociale della RAI, che patrocina l’iniziativa, è possibile consultare anche un video divulgativo.
Sintomi come gonfiore, dolore addominale e cefalea, potrebbero nascondere infatti la sensibilità al glutine non celiaca o la celiachia. Sul sito www.megliosenzaglutine.it dedicato alla settimana di informazione sui disturbi glutine correlati si parla dunque anche di sensibilità al glutine non celiaca e sindrome dell’intestino irritabile, facendo distinzioni tra un caso e l’altro.
Alessandro Malpelo
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