Chimica

Scienze in pratica

Scienze in pratica

Dallo studio del glutine a quello del DNA fino all’analisi delle amilasi, enzimi fondamentali per la digestione dei carboidrati complessi e utilizzati nell’industria tessile.

Sono alcuni dei percorsi che hanno visto protagonisti 362 studenti delle scuole secondarie di secondo grado arrivati a Bologna da tutta Italia per partecipare alla scuola estiva sulle scienze della vita di Scienze in pratica, area progettuale della Fondazione Golinelli. Scienze in pratica ha lo scopo di accendere nei ragazzi fra i 14 e i 19 anni la passione per le scienze e le tecnologie grazie all’opportunità di fare esperimenti concreti in laboratori dotati delle più moderne strumentazioni scientifiche, allestiti a Opificio Golinelli, la nuova cittadella per la conoscenza e la cultura voluta da Marino Golinelli.

I migliori progetti e lavori di comunicazione scientifica prodotti dagli studenti durante la scuola estiva – che si è tenuta fra giugno e luglio 2015 – sono stati  premiati venerdì 27 novembre all’Opificio Golinelli. All’incontro, aperto dai saluti di Antonio Danieli e Marino Golinelli, rispettivamente direttore e presidente della Fondazione Golinelli, ha partecipato il chimico Dario Bressanini, docente di Chimica e Tecnologia degli Alimenti all’Università dell’Insubria a Como oltreché autore del blog Scienza in cucina. Il suo intervento, di stringente attualità, si intitola “L’illusione del cibo naturale. Parlar di cibo nell’era della fragola pesce e del glutammato killer”.

Giunta alla settima edizione, la scuola estiva ha coinvolto 69 istituti di tutta Italia, prevalentemente di Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia, Veneto e Piemonte. Punto di riferimento nazionale per l’apprendimento della cultura scientifica ed eccellenza del territorio emiliano-romagnolo, la scuola estiva ha offerto la possibilità di confrontarsi per un’intera settimana con la microbiologia, la biologia molecolare, la genetica, sotto la guida esperta di tutor di laboratorio.

“I corsi – spiegano gli organizzatori – sono un’ottima occasione per potenziare competenze e abilità manuali dei giovani studenti, nonché per stimolarne capacità critica e curiosità. Durante l’intero periodo di stage, ogni allievo è stato messo in condizione di operare in laboratori a posto singolo. Legando gli stage di laboratorio a temi scientifici di attualità, inoltre, obiettivo della scuola estiva è anche quello di stimolare i giovani sull’importanza della scienza e della tecnologia nella vita quotidiana, facendo comprendere il valore della ricerca, ma anche la rilevanza della cultura, della conoscenza, della divulgazione e della comunicazione scientifica nella scuola e nella società”.

Al termine della settimana, gli studenti hanno realizzato una prodotto di comunicazione della scienza per il grande pubblico o un poster scientifico presentato il 27 novembre.

 

Fonte: tecnicadellascuola.it