L’Ufficio del Garante Metropolitano per l’Infanzia e l’Adolescenza si unisce all’articolazione calabrese dell’Associazione Italiana Celiachia, a partire dalla difesa dei diritti costituzionali alla salute e allo studio, a fianco dei più piccoli celiaci e delle relative famiglie, alla luce di alcune gravi problematiche riscontrate in alcune scuole.

A Palazzo Alvaro c’è stato un primo incontro fra il Garante Emanuele Mattia e il consigliere nazionale dell’associazione Anna Maria Cannizzaro, in occasione del quale si è innescato un attivismo finalizzato a mettere in campo azioni concrete che potrebbero già aversi nelle prossime settimane, anche coinvolgendo l’Ambito Territoriale dell’Ufficio Scolastico Regionale. Il contatto Mattia-Cannizzaro si è caratterizzato per una rispettiva conoscenza, per un’approfondita analisi esistente nel comprensorio metropolitano, nello specifico, nelle scuole, e, in generale, nella società e per porre le basi per intervenire sulle situazioni di criticità presenti e per sostenere e valorizzare il meritorio ed efficace impegno dell’Associazione Italiana Celiachia da circa vent’anni in una Calabria che vede colpiti da questa patologia l’8% della propria popolazione.

Mattia ha apprezzato l’attività dell’associazione, sia nell’informare e nel formare la cittadinanza ed alcune categorie come gli operatori scolastici che nel fornire assistenza alle famiglie e vigilare, mentre la Cannizzaro gradito la materiale vicinanza del Garante e del suo Ufficio. E, soprattutto, dal dialogo sono emerse problematiche come quelle che impediscono agli studenti celiaci di pranzare alle mense di alcune piccole realtà scolastiche e che costringono le famiglie a portarli a casa, farli mangiare lì e ricondurli a scuola o, addirittura, di non riportarli per le ore pomeridiane. Così come diverse idee, in primis quella di una sinergia con l’Ambito territoriale dell’Ufficio Scolastico Regionale al fine di dare più forza all’azione dell’associazione ed ampliarla nelle scuole, soprattutto quella di formazione di insegnanti e collaboratori all’interno delle mense e quella del progetto “In fuga dal glutine” volta a combattere il concetto del “diverso” attraverso una sana cultura del cibo. «Come Ufficio del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza siamo soddisfatti di questo dialogo con l’Associazione Italiana Celiachia.

Vogliamo partire da alcune scuole denunciando questo gravissimo colpo a due diritti sanciti dalla nostra Costituzione come quelli alla salute e allo studio per poi fare ragionamenti più ampi con chi da anni si spende per persone colpite da questa malattia e per le loro famiglie. Intanto, il nostro obiettivo è  mettere fine a questa vergognosa alterazione del percorso formativo di tanti giovani e ai disagi che vivono insieme alle loro famiglie, ma abbiamo anche la volontà di diffondere una nuova cultura del cibo e della salute sostenendo l’associazione dentro e fuori gli istituti scolastici» è il commento di Mattia.

 

Fonte: www.strill.it