shutterstock_222887017Con l’avvento di internet e dei social network si è registrato un boom incredibile delle diete e delle cure fai da te, anche se il più delle volte si tratta di autentiche bufale.
Anche i celiaci, le persone cioè intolleranti al glutine, non sono sfuggiti a questa moda, anzi tutt’altro. 
Nel caso della celiachia inoltre, si registra una vera e propria psicosi da parte di persone che, senza nemmeno ricorrere al medico si autoconvincono di essere malati fino ad auto astenersi dal consumo di riso, cereali ecc.
Infatti non sempre la celiachia ha un fondamento medico scientifico. Spesso si tratterebbe soltanto di ipersensibilità al glutine (non-celiac gluten sensitivity), una sindrome che viene diagnosticata allorché la sintomatologia addominale e sistemica del paziente – al quale siano state escluse le diagnosi di celiachia o di allergia al frumento – risponde alla esclusione del glutine dalla dieta. Questa condizione è stata correlata più volte a disturbi psichici quali: autismo, schizofrenia, depressione.
Per non parlare poi delle persone, e non sono poche che, sempre consultando internet, si sono convinte di avere la malattia, perché magari hanno notato di soffrire di particolari patologie che assomiglierebbero alla celiachia ma che poi, al primo controllo medico in realtà, non c’azzeccano nulla.
 I celiaci riconosciuti in Italia sarebbero solo 60.000, contro i 560.000 stimati da ricerche campione fatte su ampi gruppi rappresentativi della popolazione.
Per assurdo ci sarebbero 500 mila persone che ignorano di avere la celiachia perché magari i disturbi tipici della malattia li sottovalutano o li associano ad altre cause, mentre ci sarebbe un numero elevato di falsi celiaci.
Ad ogni modo sono sempre di più le persone che scelgono di eliminare il glutine dalla propria dieta, perché come detto ritengono di soffrire di disturbi legati alla somministrazione della proteina del grano. Ma come detto si tratterebbe per lo più di persone che fondano questa convinzione senza una base medica, senza aver mai fatto esami clinici che abbiano diagnosticato la celiachia. Succede spesso che alcune persone abbiano scelto di eliminare il glutine affidandosi ai consigli fai da te di internet e soltanto successivamente si siano decise a sottoporsi agli esami di rito. In questo caso potrebbe però diventare difficile per il medico diagnosticare la malattia dal momento che l’assenza di glutine impedisce di stabilire se c’è realmente la celiachia oppure si tratta di disturbi correlati come quelli sopra accennati. 
Quindi meglio evitare le diete fai da te come ha spiegato in occasione del “Gluten free day”, Italo De Vitis, Presidente Comitato Scientifico AIC Lazio e specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva presso l’UOC di Medicina Interna e Gastroenterologia del Policlinico A. Gemelli. Ricercatori della Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica di Roma proprio per il “Gluten free day” hanno promosso un forum scientifico intitolato “Dieta senza glutine, allergie alimentari e stili di alimentazione: è possibile una convivenza?” che si è tenuto ieri presso il Palazzo dei Congressi di Roma.
 “In relazione al problema della sensibilità al glutine non celiaca a oggi non si possono dare risposte sicure – ha spiegato De Vitis – gran parte del mondo scientifico crede alla sua esistenza, ma molti autorevoli ricercatori, da anni impegnati a indagare il problema delle patologie glutine-correlate, restano scettici. Sta di fatto che per quanto esista qualche sospetto sostenuto da studi scientifici – anche di scuole italiane – ancora non esiste la prova certa della sua esistenza”.
Le patologie “certe” – e quindi comprovabili con test clinici sicuri – correlate al glutine, o meglio al grano, sono: la celiachia, detta intolleranza al glutine, ma che in realtà per le sue caratteristiche biologiche ha un comportamento da malattia autoimmune; e l’allergia al grano, documentabile dall’allergologo con opportuni test, che causa una reale reazione allergica a proteine del grano diverse dal glutine e, come tale, trattabile con dieta da esclusione e talora con farmaci.
 
Ad ogni modo attenzione ai consigli fai da te. Non che intenet non sia da consultare, ci mancherebbe altro, spesso anzi potrebbe anche rivelarsi essenziale per accendere la lampadina e far venire il sospetto che alcuni disturbi possano nascondere patologie più o meno serie. Ma quando si ha un sospetto sempre meglio correre dal medico e sottoporsi ai necessari esami, lasciandosi consigliare le giuste cure che hanno reale efficace, evitando i consigli di pseudo stregoni del web.