Dopo 14 anni di attesa, arrivano i nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea). Ad annunciarlo è il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, indicando alcune delle ‘new entry’ nella lista delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale (Ssn) ai cittadini, gratuitamente o pagando un ticket: ‘entrano’ i trattamenti per la fecondazione eterologa, ma anche le indagini cliniche per la diagnosi della celiachia e le cure per l’endometriosi, una malattia che solo in Italia colpisce oltre tre milioni di donne.
Nei nuovi Lea, dunque, sono previsti i trattamenti per la fecondazione assistita (l’omologa era già garantita), ma rientrano tra le cure erogabili dal Ssn, ha spiegato il ministro, anche patologie molto diffuse e finora non considerate: si tratta ad esempio, oltre alla celiachia e all’endometriosi, della Bpco (la bronco pneumopatia cronico ostruttiva, di cui soffrono circa 1,2 milioni di italiani). Nella nuova lista sono state incluse pure malattie croniche come la osteomielite cronica, e patologie rare quali la sindrome di Dravet (una forma di epilessia, associata a disturbi dello sviluppo neurologico, che insorge nel primo anno di vita) e la sindrome di Linch (una sindrome di predisposizione genetica che aumenta il rischio di sviluppare un cancro). Tra le patologie ‘entranti’ anche il melanoma cutaneo familiare e le neoplasia endocrine multiple (Men 1 e Men 2), oltre ai trattamenti di adroterapia oncologica (che curano i tumori mediante l’impiego di protoni e di ioni carbonio) che vedono nel Centro nazionale Cnao di Pavia un riferimento di eccellenza. Ma tanti sono i capitoli affrontati: dal nomenclatore tariffario delle protesi all’aggiornamento dei protocolli per la gravidanza alla caratterizzazione dell’area socio-sanitaria.
Un lavoro, quello della revisione dei Lea – aggiornati per la prima volta dall’entrata in vigore del decreto che li ha istituiti, nel 2001 – particolarmente complesso: ”Dopo 9 mesi, ho concluso i lavori con il tavolo tecnico per i Lea – ha spiegato Lorenzin – di cui fanno parte ministero, Regioni e l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali Agenas. Il decreto è pronto – ha annunciato – e ho chiesto di avere il testo sul tavolo per il 29 dicembre”. Si è trattato di un ”lavoro complesso – ammette il ministro – ma abbiamo portato a casa buoni risultati. Era una revisione attesa da ben 14 anni”.
A questo punto, manca solo la Relazione tecnica al provvedimento. Il varo definitivo del decreto è atteso per metà gennaio.
Soddisfatto dunque il ministro, che però, sotto l’albero di Natale, vorrebbe trovare anche un altro regalo: ”La cura per tutti gli italiani affetti da epatite C”, afferma. Una prospettiva che si auspica possa essere resa possibile con la prossima introduzione sul mercato di vari nuovi farmaci, che dovrebbero portare ad una riduzione dei costi delle cure.
Il traguardo della revisione dei Lea, tuttavia, non convince la Cgil: ”Il Ministro Lorenzin annuncia il decreto per la revisione dei Lea sanitari, ma con quali risorse? La legge di stabilità, appena approvata – afferma il responsabile Politiche della Salute, Stefano Cecconi – impone alle regioni tagli pesantissimi che rischiano di scaricarsi – conclude – proprio sull’assistenza sanitaria per i cittadini”.
Fonte: ANSA