Uno studio su 600 prodotti mette le caratteristiche nutrizionali di gluten-free e convenzionale a confronto
La dieta senza glutine non fa dimagrire, ma non fa nemmeno ingrassare. A sfatare entrambi i miti ci ha pensato l’Associazione italiana celiachia che, nel corso di un convegno tenutosi a Genova il 3 novembre 2017, ha presentato i risultati di uno studio che ha confrontato le caratteristiche nutrizionali di 600 tra prodotti convenzionali e analoghi senza glutine. Ma andiamo con ordine per capire come sono nati i due miti opposti sull’alimentazione gluten-free.
Un’alimentazione priva di glutine è indispensabile per i celiaci. Tuttavia negli ultimi anni è cresciuto esponenzialmente il numero di persone che hanno intrapreso una dieta gluten-free senza una diagnosi di celiachia. Alcuni sono convinti di essere intolleranti al glutine, altri credono che questo regime alimentare sia più salutare. Vi è però anche chi sostiene che la dieta senza glutine faccia anche perdere peso, come le celebrità Victoria Beckham e Gwyneth Paltrow. Ovviamente, senza alcuna prova scientifica.
Sul fronte opposto, invece, c’è chi sostiene che la dieta senza glutine faccia ingrassare. In passato si era diffusa la notizia che i prodotti gluten-free fossero di qualità nutrizionale peggiore rispetto ai convenzionali, a causa di un maggiore contenuto di calorie, grassi e zuccheri e uno minore di proteine e fibre, e che per questo potessero portare a un aumento di peso. A diffondere la notizia è stato il Daily Mail, citando uno studio britannico.
Con lo studio dell’Aic, invece, si conferma che i prodotti senza glutine sono del tutto paragonabili a quelli convenzionali per caratteristiche nutrizionali. Per arrivare a questo risultato, sono stati selezionati 349 prodotti e 235 analoghi senza glutine, scelti tra le marche più diffuse. Le categorie di alimenti incluse nello studio comprendevano pane e sostituiti, biscotti e merendine, pasta e mix di farine. Le differenze nutrizionali rilevate tra senza glutine e convenzionale non sono significative. Anche la questione della carenza di proteine va ridimensionata. I prodotti senza glutine sono veramente meno proteici dei loro analoghi convenzionali, ma il fabbisogno quotidiano di proteine viene comunque soddisfatto dalle principali fonti di questi nutrienti (carne, pesce, uova, latte e latticini, legumi). Lo stesso discorso vale per la fibra.
“La forza dell’indagine – dichiara Susanna Neuhold, responsabile dello studio – sta soprattutto nei numeri: abbiamo analizzato poco meno di 600 prodotti, i risultati sono perciò solidi e devono tranquillizzare i pazienti. I cibi senza glutine possono comporre una dieta sana ed equilibrata, non mettono a rischio la salute generale per colpa di un apporto inadeguato di nutrienti poco salutari”. Insomma, per quanto riguarda i prodotti industriali, tra gluten-free e convenzionale le differenze nutrizionali sono veramente poche e facilmente compensabili all’interno di una dieta equilibrata. Perché è questo il messaggio da portare a casa: una dieta senza glutine ben bilanciata non fa dimagrire, né ingrassare.
(*) Note: tabelle di Clara Gasparri
Fonte: www.ilfattoalimentare.it