Succosi e dolcemente aciduli per fare il pieno di vitamina C.
Originari della Cina, i kiwi, vengono esportati dagli inglesi all’inizio del secolo scorso in Nuova Zelanda dove vennero ribattezzati “kiwi fruits” cioè frutti dei kiwi, gli uccelli dalle forme tondeggianti e dal piumaggio bruno, simbolo nazionale neozelandese.
In Europa e in Italia questi frutti arrivano negli anni Settanta e l’Italia ne diviene il maggior produttore mondiale con una coltivazione concentrata soprattutto nella regione Lazio.
La varietà più diffusa è quella classica caratterizzata da una polpa verde brillante ricca di clorofilla e dai semini neri disposti a raggiera al centro del frutto. Di recente si sta diffondendo il “Kiwi Gold”, dalla dolce polpa gialla e a bassa acidità.
Questi frutti sono famosi per essere un concentrato di vitamina C che rafforza il sistema immunitario e aiuta a prevenire influenze e raffreddori. Bastano solo 2 kiwi per fornirci oltre il 150% della dose giornaliera raccomandata. L’acido ascorbico, inoltre, agisce come antiossidante ed è essenziale per la produzione di collagene e l’assimilazione del ferro. Tra le vitamine anche la A e la K, utili per la salute delle ossa. Il kiwi contiene anche folati (vitamina B9) importanti per le donne in gravidanza e durante l’allattamento.
Il kiwi è denso di minerali tra cui fosforo, calcio, ferro, ma il principale è il potassio con ben 320 mg ogni 100 g, indispensabile per il tono muscolare e per favorire la concentrazione. Tra gli antiossidanti ricordiamo la quercitina il cui apporto può ridurre il rischio di malattie cardiache e la luteina fondamentale per proteggere pelle ed occhi dai danni della luce e dei raggi UV.
La ricchezza di fibre e di pectine caratterizza questo frutto alleato dell’intestino, migliorando il transito intestinale e favorendo l’evacuazione in chi ha problemi di stpsi. L’elevata quantità di fibra solubile, però, può avere effetti lassativi, variabili da persona a persona. Le fibre, inoltre, esercitano un controllo sul colesterolo e gli zuccheri nel sangue, rendendo il kiwi adatto a chi è affetto da diabete o insulino-resistenza.
Insieme alle banane, all’ananas e alle prugne, i kiwi contengono serotonina utile per contrastare i disturbi del sonno e per questo mangiarli alla sera può essere di aiuto in caso di insonnia.
Attenzione!
Il kiwi rientra nella lista delle allergie alimentari più diffuse. Il principale imputato delle reazioni allergiche è l’enzima actinidina, un enzima simile alla bromelina dell’ananas e alla papaina della papaia, coinvolto nella scissione delle proteine e utile pertanto per la loro digestione. Non a caso, spesso, chi è allergico ai kiwi lo è anche a papaia ed ananas. Esiste anche una cross reattività, cioè una reazione associata al lattice e al polline di betulla, per cui chi mostra allergia verso queste sostanze dovrebbe evitare il consumo del kiwi. Indipendentemente dallo stato allergico, questi frutti possono dare irritazione all’interno della bocca a causa della presenza di piccoli cristalli aghiformi di ossalato di calcio che possono irritare la mucosa orale.
Lo sapevi che…
La parola kiwi etimologicamente deriva dal greco “aktis” che significa raggio in riferimento al fiore e alla polpa del frutto che sono disposti a ruota?
Il kiwi è diventato un prodotto tipico italiano e quello di Latina è l’unico in Italia e uno dei due europei tutelati dal marchio Igp?
Per far maturare i kiwi basta riporli per alcuni giorni in un sacchetto di carta insieme a delle mele?
La ricetta energizzante: il frullato di kiwi e banana
Ingredienti (per 2 persone):
3 kiwi
1 banana
300 ml di latte di mandorla
Pelare i kiwi, tagliarli a fettine e frullarli insieme alla banana e al latte di mandorla.
Autore: dott.ssa Isabella Vendrame – Psicologa Personal Food Coach