Secondo uno studio condotto presso la Lund University in Svezia e pubblicato sulla rivista Pediatrics l’età di introduzione del glutine non influenza la probabilità di sviluppare celiachia nei bambini geneticamente predisposti.
Gli autori dello studio hanno analizzato i dati di 6436 neonati di Finlandia, Germania, Svezia e Stati Uniti fortemente predisposti a causa del loro genotipo, allo sviluppo di celiachia.
I ricercatori hanno scoperto che i bambini svedesi sono stati i primi a ricevere il glutine rispetto ai bambini finlandesi, tedeschi e americani generalmente a 21,7 settimane contro le 26,1 e 30,4 settimane degli altri paesi.
Durante i 5 anni del follow-up il 12% dei bambini ha sviluppato anticorpi anti-transglutaminasi tissutale e il 5% la celiachia.
Tenendo conto di tutti i possibili fattori di rischio per lo sviluppo della celiachia e dell’introduzione del glutine entro le 17 settimane di vita o più tardi di 26 settimane i ricercatori hanno concluso che per i bambini geneticamente predisposti alla malattia, l’età di introduzione del glutine non incide sulla probabilità di sviluppare la malattia entro i 5 anni né a livello globale né su scala nazionale.
Fonte: Sanihelp.it