Di intolleranze alimentari si parla tanto. Differenti dalle allergie, a differenza di queste non sono pericolose per la vita, ma possono causare delle reazioni fastidiose. Nelle prossime righe, vediamo assieme quali sono le intolleranze con i sintomi più critici.

Intolleranze alimentari: ecco cosa sapere

Iniziamo con il dire che le intolleranze alimentari si differenziano dalle allergie per il fatto di rappresentare delle reazioni dell’organismo non mediate dall’organismo e insorgenti a seguito dell’assunzione di un determinato alimento. Quali sono le più diffuse e critiche? Scopriamolo nelle prossime righe.

Intolleranza ai latticini

L’intolleranza al lattosio è una delle più diffuse. Causata dalla carenza di enzima lattasi, grazie al quale si può scomporre il lattosio in glucosio e galattosio rendendolo più digeribile, si manifesta con gonfiore addominale, diarrea, areofagia.

Diagnosticata tramite il cosiddetto breath test, prevede una dieta di privazione. Attenzion, però: i cibi consigliati non sono totalmente privi di lattosio. Ne contengono una quantità minima che il corpo è in grado di tollerare.

Intolleranza al glutine

Problematica abbastanza comune, l’intolleranza al glutine è diversa dalla sensibilità al glutine non celiaca e dalla celiachia. Per quanto riguarda i sintomi, facciamo presente che sono affini a quelli della celiachia, anche se più lievi.

Parliamo quindi dell’insorgenza di gonfiore addominale, sonnolenza, crampi allo stomaco e dissenteria a seguito dell’assunzione di cibi contenenti glutine. Una differenza importante rispetto alla celiachia riguarda il fatto che, in questo caso, dal momento che non sono stati isolati marcatori specifici non è possibile attuare una diagnosi a seguito dell’esame del sangue.

Doveroso è altresì ricordare che la parete dell’intestino, a differenza di quanto accade con la celiachia, non risulta alterata.

Intolleranza alla caffeina

Sono diverse le persone che, dopo aver assunto anche piccole quantità di caffeina, sperimentano reazioni avverse. L’intolleranza in questione è dovuta a fattori genetici che rendono difficile la metabolizzazione e l’espulsione del sopra citato polifenolo.

Questa intolleranza si manifesta con battito cardiaco accelerato, insorgenza di stati di ansia e nervosismo, insonnia e irrequietezza. Chi vive in prima persona questa problematica dovrebbe fare attenzione non solo all’assunzione di caffè, ma anche a quella di bevande energetiche e cioccolato.

Intolleranze FODMAP

Acronimo per Fermentable Oligo-saccharides, Disaccharides, Mono-saccharides and Polyols, la parola FODMAP indica zuccheri ad alta efficacia fermentativa, tra i quali è possibile citare il fruttosio e lo xilitolo.

Tra i cibi che ne sono ricchi è possibile citare le mele, il latte, i carciofi, il pane e i legumi. L’intolleranza si manifesta con gonfiore addominale, diarrea o stipsi e areofagia. Risulta particolarmente frequente in chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile.

 

Fonte: www.tuttoabruzzo.it