Le esigenze alimentari degli italiani si sono evolute, e la crescente attenzione nei confronti del benessere fisico ha portato anche ad un maggiore impegno nelle diagnosi e nella cura di patologie legate a particolari sostanza nutritive, come glutine e lattosio.

Questo spiega anche perché negli ultimi anni temi come celiachia e intolleranze sono entrati spesso al centro delle discussioni delle famiglie. Fino al punto da costringere molti cittadini ad una vera e propria riprogrammazione della dieta, per far fronte a queste problematiche alimentari.

Al contempo però è bene ricordare che questi stili alimentari sono da adottare solo in caso di comprovate necessità del proprio organismo e non solo per una questione di moda o di preferenza personale. Approfondiamo l’argomento.

Senza glutine e senza lattosio: i consumi di questi prodotti – Quanti italiani consumano realmente questi prodotti gluten e lattosio free? Nel primo caso molto dipende, e dipenderà, dalle diagnosi relative ai “nuovi malati”, visto che i casi di celiachia sono in costante aumento. Attualmente, purtroppo, i metodi diagnostici riescono a coprire solo il 30% di chi soffre di intolleranze al glutine (circa 200 mila a fronte di un totale previsto di circa 600 mila celiaci in Italia). Di conseguenza, in futuro la dieta gluten free diventerà una realtà obbligata per un numero di persone superiore a quello attuale.

Una tendenza simile può essere notata anche nel mondo dei prodotti senza lattosio: anche qui è cresciuto in modo esponenziale il consumo di questi alimenti, al punto che il 25% dei cittadini dello Stivale consuma solo latte privo di questa sostanza. Però va detto che soltanto il 6% di chi consuma prodotti senza lattosio lo fa per una questione di intolleranza, dunque dietro consiglio di un medico. Di conseguenza, l’altro 19% lo fa più per rassicurazione che per reale necessità.

Cosa può fare una persona che soffre di intolleranze alimentari – Oggi, di fronte ad una diagnosi di questo tipo, non si hanno più le difficoltà di un tempo: questo perché si possono trovare in commercio tanti prodotti senza glutine e lattosio, come la linea Enjoy Free proposta da Aldi, una catena di supermercati presente anche a Piacenza.

In secondo luogo, va sottolineato il contributo del servizio sanitario nazionale per gli acquisti di questi alimenti specifici: si parla della possibilità di usare la tessera sanitaria, insieme al PIN celiachia, per usufruire del credito mensile messo a disposizione dal SSN. È un’iniziativa che ha già portato risultati molto positivi, considerando che nel 2018 è stata sfruttata da ben 1076 cittadini piacentini celiaci.

Attenzione, però, ai luoghi comuni: la dieta senza glutine non aiuta a dimagrire e non risulta più nutriente o salutare delle altre. Di riflesso, chi non soffre di questa intolleranza non dovrebbe privarsi del glutine, una cosa che purtroppo oggi accade spesso per moda. Le intolleranze al glutine e al lattosio sono condizioni molto limitanti, ma è comunque possibile vivere una vita normale semplicemente facendo attenzione alla dieta (e senza particolari privazioni).

 

 

Fonte: www.piacenzasera.it