Il caso della fornitura di alimenti per celiaci, sospesa in via ufficiale dal prossimo 15 Novembre da Federfarma Catanzaro presso le farmacie della provincia e di quasi tutta la Regione, potrebbe aver sviluppato spazi di manovra per una conciliazione grazie all’apertura mostrata tra le parti che si spera possa indurre ad un incontro risolutore le cui sorti, adesso, spettano interamente alla regione Calabria accusata di disinteresse nei confronti di un tema fondamentale e primario come la celiachia.

Ad annunciare la possibilità di una revisione delle decisione maturata, definita come un atto dovuto per far sentire la propria voci in virtù dei diritti delle farmacie, è stato il presidente di Federfarma Catanzaro che a pochi giorni dall’annuncio ufficiale di stop delle forniture di alimenti e prodotti per celiaci ha illustrato quanto tutto risiede esclusivamente nella mancanza di dialogo con i vertici regionali. In particolare, come specificato, Federfarma pur confermando la posizione a causa del noto problema dei rimborsi ritenuti per moltissime attività insostenibili, dovendo già fare i conti con tutta una vasta gamma di problemi affini alle farmacie, nell’ipotesi di un tavolo tecnico per la discussione volta all’inquadramento di una soluzione sarebbe garantita la massima disponibilità per il bene dei cittadini affetti da celiachia.

Tra i problemi, sui quali le farmacie hanno richiesto in diverse occasioni l’intervento della Regione, spicca la vicenda rimborsi che ad oggi appaiono caotici e poco organizzati per utenti ed attività a causa dell’estensione di fornitura, non più esclusiva delle farmacie, che incide sulla procedura burocratica per rimborsi e fornitori ovviamente complessata di una serie di passaggi che poco hanno a che fare con sistemi moderni e di snellimento invece presenti in regioni attente alla celiachia come Campania, Emilia Romagna, Lazio e Liguria. “C’è stata una mancanza – illustra la nota ufficiale – di collaborazione e questi comportamenti hanno costretto le farmacie ad azioni di autotutela…in altre Regioniche spesso e volentieri sono prese dai rappresentanti regionali come riferimento e ad esempio per modernità e snellimento delle procedure, i buoni per celiaci sono inseriti nella distinta mensile per cui vengono pagati insieme ai farmaci”.

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