Molte persone spinte da false credenze o convinte di essere intolleranti scelgono di alimentarsi escludendo i cibi che contengono glutine ma, in questo modo, mettono a serio rischio la propria salute. Un medico nutrizionista spiega il perché.

All’Australian Institute Food Science and Technology Conference, che si tiene a Melbourne dal 22 al 25 giugno 2014, è stato lanciato l’allarme dieta priva di glutine. Lo ha fatto il prof. Peter Gibson, primario di gastroenterologia presso l’Alfred and Monash University, dopo aver trovato che molte persone – che non sono realmente celiache – adottano una dieta priva di glutine perché spinti da affermazioni pseudoscientifiche sentite o lette qua e là, o perché pensano di essere intolleranti. Tutto questo, secondo lo specialista, mette a serio rischio la salute.

Se si conta che, in media, è solo 1% della popolazione a soffrire di intolleranza al glutine, è chiaro che se sono in molti che invece seguono una dieta senza glutine c’è qualcosa che non quadra.
Il pericolo, come specificato dal prof. Gibson, è che le persone sviluppino problemi mentali, assorbano troppi zuccheri – con tutti i gravi problemi che possono cagionare – e, alla fine, spendano anche un sacco di soldi per niente.
Per esempio, spiega il gastroenterologo, molte persone che erano convinte a torto di essere intolleranti al glutine, hanno risolto i loro problemi di gonfiore o intestinali semplicemente diminuendo l’assunzione di frumento nelle sue varie forme. E questo aveva poco a che vedere con una riduzione dell’apporto di glutine.

«Il glutine è stato accusato di molte cose e ci sono molte persone che vanno sostenendo che il glutine è la causa di molte malattie: dalla sindrome dell’intestino irritabile all’autismo, fino alla depressione – ha commentato il dottor Gibson – Tutto è iniziato quando le persone hanno evitato di assumere frumento perché si sentivano meglio senza di esso, poi hanno dedotto che era il glutine e così hanno iniziato a eliminare completamente il glutine. Poi altri hanno trovato su Internet e sui libri come il glutine sia causa di tutti questi problemi».

In un recente studio in doppio cieco, il prof. Gibson e la sua squadra non hanno trovato alcuna prova che il glutine causi sintomi nei pazienti che soffrono disturbi all’intestino. Inoltre, in uno studio preliminare su coloro che dichiaravano di soffrire di depressione a causa del glutine, si è scoperto che i partecipantiavevano invece sofferto di sintomi più intensi proprio quando seguivano una dieta priva di glutine. Questo ha spinto il prof. Gibson a intraprendere un processo di approfondimento.

Il fuoco della crociata antiglutine, secondo il prof. Gibson, è alimentato dalla disinformazione e dalle dichiarazioni pseudoscientifiche che si trovano in giro – anche a opera di celebrità – che vengono collegate alla ricerca scientifica fuori dal contesto. Tutte queste affermazioni attribuiscono scorrettamente al glutine la responsabilità di tutta una serie di condizioni e disturbi.Nonostante queste constatazioni, l’esperto sottolinea che nei supermercati si moltiplicano i prodotti e le sezioni dedicate agli alimenti privi di glutine, che per molti è divenuta fonte di gran business.

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