Questo disturbo dermatologico, fortunatamente abbastanza raro, è tipico dei pazienti affetti da celiachia

Viene considerata una malattia rara, con un’incidenza di un soggetto ogni 10mila. Si manifesta soprattutto nei giovani e negli adulti, raramente colpisce i lattanti e gli anziani.

La dermatite erpetiforme o di Duhring (dal nome del medico che nel 1884 la descrisse per la prima volta) o ancora dermatite dolorosa di Brocq (l’altro specialista che la illustrò nel 1988) è un particolare disturbo dermatologico tipico dei pazienti affetti da celiachia. Per questo motivo è chiamata anche ‘celiachia della pelle’. Quest’ultima è una patologia consistente in una intolleranza permanente al glutine che presenta sintomi come colite, gonfiore addominale, flatulenza, aftosi orale e osteoporosi. Il termine erpetiforme sta ad indicare i particolari segni clinici della dermatite, ovvero vescicole, bolle e crosticine che ricordano quelli lasciati dalle infezioni scatenate dal virus Herpes simplex.

Anche se la dermatite erpetiforme viene classificata come ‘dermatosi bollosa autoimmune’, la causa principale della stessa è appunto la celiachia. Il glutine, infatti, genera la risposta anticorpale anomala (IgA) responsabile della sintomatologia cutanea. Tuttavia si deve tener conto che il disturbo è spesso associato ad altre malattie autoimmuni (tiroiditi, diabete di tipo 1, anemia perniciosa). Ad ogni modo, sia per la dermatite di Duhring che per l’intolleranza al glutine, la predisposizione genetica gioca un ruolo fondamentale. Le reazioni immunitarie sono controllate dal sistema di identificazione degli antigeni HLa (Human Leukocyte Antigen). Nel momento in cui i geni che supervisionano questo sistema sono alterati, le probabilità che l’individuo sia affetto da una o entrambe le patologie sono molto elevate. Nella dermatite erpetiforme, dunque, gli anticorpi attaccano la cute e provocano un danno a livello dei cheratinociti.

Uno dei sintomi tipici della dermatite erpetiforme è la comparsa di eruzioni pruriginose e di macchie eritematose associate a irritazione e infiammazione. Quasi sempre le manifestazioni cutanee sono precedute da sensazioni di intenso prurito o bruciore a livello dei gomiti, delle ginocchia, del cuoio capelluto e della parte bassa del dorso. La malattia progredisce fino alla comparsa di vesciche e bolle di piccole dimensioni. La sensazione pruriginosa resta intensa e induce il paziente a grattarsi provocando, così, la formazione di ulcere, erosioni, croste, cicatrici e, in alcuni casi, di lievi emorragie. L’eruzione cutanea, con il passare del tempo, si diffonde in tutto il corpo, prediligendo le gambe, il dorso, le braccia e, talvolta, anche il volto. Nei punti dove sono presenti le cicatrici, la pelle potrebbe subire variazioni cromatiche. Nella maggior parte dei casi i soggetti affetti da dermatite erpetiforme lamentano disturbi intestinali (diarrea, dolore) che si intensificano con l’assunzione di alimenti contenenti glutine.

 

Fonte: www.ilgiornale.it