Spieghiamo cosa sono e quale rimedio per le intolleranze alimentari.
L’8% dei bambini ed il 2% degli adulti soffre di disturbi ed intolleranze alimentari, segnalati da sintomi gastrointestinali: un dato statistico dell’Istituto Superiore di Sanità che allarma e non poco gli studiosi del settore medico.
Sulle cause e i rimedi per le intolleranze alimentari, non sono pochi gli studi condotti che hanno dimostrato l’esistenza di una piuttosto stretta connessione tra il nostro cervello ed il resto del nostro corpo che risponde con le più svariate reazioni all’attività celebrale. E più precisamente, l’esistenza di un rapporto intrinseco tra la nostra mente ed il nostro intestino.
I disturbi gastrici sono spesso attribuiti ad una lenta gestione della rabbia; i disturbi intestinali, come la colite invece, a chi non riesce a trattenere l’aggressività: in pratica, gli equilibri e gli squilibri emotivi possono alterare il nostro sistema immunitario e di conseguenza possono renderlo più reattivo a determinate sostanze che assumiamo con la nostra alimentazione. E questo spiegherebbe perché un alimento che fino a poco tempo fa non aveva nessun effetto negativo, ad un tratto può accusarlo.
L’intolleranza al latte è dovuta al rapporto problematico con la propria madre (troppo ansiosa o troppo assente); l’intolleranza al glutine, a difficoltà relazionali ed insicurezza; l’intolleranza alla carne, allo stile di vita frenetico; l’intolleranza ai pomodori, invece, ad una sbagliata gestione della rabbia.
L’unico rimedio resterebbe dunque quello di rimuovere il blocco emotivo per risolvere di conseguenza l’intolleranza.
Non a torto, molti studiosi ritengono che, nel nostro sistema gastroenterico, bisogna considerare un proprio “cervello” locale, protagonista nella produzione di sostanze psicoattive: quindi tra la nostra mente, il nostro intestino ed ovviamente la nostra alimentazione, esiste un dialogo continuo.
Questa ipotesi è sostenuta dalla disciplina della Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia che in sostanza mette in correlazione corpo e mente ed in base alla quale tutti i sintomi, compresi quelli che riguardano anche il nostro intestino, partono dalla psiche.
Ovviamente bisognerebbe analizzare l’ipotesi clinicamente e distinguere, a priori, l’intolleranza ad un cibo dal caso di una vera e propria allergia.