Una dieta non gluten free, oltre a provocare disturbi gastroenterici aumentando anche l’apporto di carboidrati, aumenta anche il rischio di scompenso glicemico?
Molti lettori ci chiedono che legami hanno o possono avere il diabete e la celiachia e in particolare se esistono studi sull’azione dell’insulina rispetto all’assunzione di glutine. Insomma, se un celiaco non rispetta la dieta gluten free peggiora anche la sua situazione come diabetico? E una dieta «libera», oltre a provocare i disturbi gastroenterici e le complicanze proprie della celiachia, aumentando anche l’apporto di carboidrati, aumenta anche il rischio di scompenso glicemico?
Ed è possibile che per le persone celiache ingerire glutine per sbaglio possa inibire l’azione dell’insulina? Il problema è particolarmente sentito dai genitori con figli adolescenti che mal sopportano le restrizioni dietetiche.
La diagnosi
«L’ associazione tra celiachia e diabete mellito tipo 1, entrambi di natura autoimmune, è più frequente di quanto si pensi —risponde Emanuele Fraticelli, direttore del Servizio diabetologia endocrinologia, Asl Cuneo— di solito la celiachia è concomitante o segue l’esordio del diabete di tipo 1 (raramente lo precede) ed è presente con una frequenza tra il 2 e il 10 per cento dei casi. Nel bambino diabetico, per la sorveglianza stretta che si attua, la malattia viene cercata e diagnosticata prima che si palesi clinicamente; si presenta perciò più spesso in forma silente o solo biochimica, cioè soltanto con esami del sangue alterati, poiché la mucosa intestinale non ha subito ancora danni.
I rischi
Esistono prove scientifiche che la trasgressione dal regime dietetico senza glutine determini un’alterazione della sensibilità all’insulina e quindi richieda di per sé una modifica dei dosaggi dell’ormone? «Non ne esistono, tuttavia la dieta senza glutine potrebbe, in caso di scelte alimentari non corrette, favorire il sovrappeso e l’obesità, a causa delle proprietà ipercaloriche degli alimenti gluten-free, del loro maggior contenuto di zuccheri a rapido assorbimento e della carenza di fibre dovuta al divieto di mangiare cereali integrali. E questo potrebbe contribuire ad aumentare la resistenza all’insulina e il suo fabbisogno ai pasti».
Le iniezioni
Ci sono altri fattori da tenere in considerazione? «Vanno sempre comunque valutati il sito di iniezione e la temperatura cutanea come determinanti della risposta alla terapia e vanno ricercate, soprattutto in caso di scompenso persistente, eventuali lipodistrofie, zone di cute rigonfia e dura a causa delle tante punture».
Le trasgressioni
E cosa comportano le trasgressioni alla dieta? «Occorre stare attenti alla loro frequenza sia perché queste potrebbero rendere difficile il controllo del diabete, sia perché l’ingestione protratta anche solo di tracce di glutine danneggia la mucosa intestinale in caso di celiachia».
I giovani
I ragazzi sono più esposti a rischi? «Effettivamente durante l’adolescenza, frequenti «distrazioni» nel rispetto della dieta possano essere il segnale di disturbi del comportamento alimentare e episodi di scompenso glicemico possono in realtà nascondere l’omissione o la riduzione volontaria delle iniezioni e dei dosaggi d’insulina per ottenere una perdita di peso. Queste considerazioni, dettate sia dall’esperienza sia dalle evidenze scientifiche, sono volte a richiamare al dovere di mantenere un’attenzione costante all’assistenza e la cura di queste due patologie così delicate e così gravose per la vita di un giovane».
Fonte: www.corriere.it
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