È un’intolleranza alla gliadina, una proteina contenuta nel glutine, sì, ma proprio per questo il “gluten-free” non dev’essere considerato una “dieta” valida per tutti. Sulla celiachia se ne dice di tutto e il contrario di tutto e addirittura spesso in molti si dicono convinti che la dieta senza glutine sia utile a dimagrire. Falso.
In occasione della Giornata mondiale della celiachia, in programma il 16 maggio, e della Settimana nazionale da oggi 15 maggio al 23, l’Associazione Italiana Celiachia fa il punto su tutto ciò c’è da sapere e sui miti da sfatare.
La celiachia, o malattia celiaca, è un’infiammazione cronica dell’intestino tenue scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti. Si tratta in sostanza di una reazione dell’organismo alla gliadina, proteina contenuta nel glutine, presente non solo nel grano ma anche in altri cereali come orzo, farro e segale. L’esposizione a questa proteina scatena una reazione infiammatoria che a sua volta porta all’atrofia dei villi intestinali, fenomeno che ostacola l’assorbimento delle sostanze nutritive.
Le 5 fake news a cui non devi assolutamente credere:
La dieta senza glutine è una dieta per dimagrire. FALSO
Come spiega l’Associazione Italiana Celiachia, la dieta senza glutine non ha alcuno specifico effetto sulla diminuzione del peso, non è utile per dimagrire, come molti credono. Come per gli altri alimenti, gli effetti sul peso dipendono da quantità e qualità nutrizionale degli specifici alimenti che si consumano di solito. È importante controllare sempre le etichette e prestare attenzione nella scelta e nel consumo degli alimenti, senza escludere necessariamente alcuni prodotti, ma consumandone i giusti quantitativi, seguendo una dieta varia e bilanciata e praticando, secondo la propria età e condizioni, un’idonea attività fisica.
Dalla celiachia si guarisce. FALSO
Purtroppo non si guarisce: soltanto l’esclusione totale e rigorosa, per tutta la vita degli alimenti contenenti glutine dalla dieta, è per il momento l’unica terapia disponibile. La dieta senza glutine, è efficace in quasi la totalità dei pazienti celiaci a determinare la completa scomparsa dei sintomi e dei segni clinici associati alla patologia e la normalizzazione dei valori anticorpali nel sangue. La reintroduzione del glutine nella dieta, quindi, anche dopo anni di benessere, determina la ricomparsa dei sintomi e dei segni della malattia, oltre a esporre il paziente celiaco alla comparsa delle complicanze, anche gravi, come il linfoma intestinale, l’osteopatia precoce, l’anemia, l’infertilità.
La celiachia non è una moda alimentare. VERO
Oggi molte persone scelgono di eliminare il glutine dalla propria dieta per seguire la moda del momento, ma ricordiamo che i pazienti, in quanto tali, sono affetti da una vera e propria patologia e devono nutrirsi senza glutine per tutta la vita, in ogni circostanza. Con questa finalità, il Servizio Sanitario Nazionale eroga ai pazienti celiaci i prodotti dietetici senza glutine. Nel corso del tempo, i pazienti hanno faticosamente conquistato importanti diritti, tutele fondamentali che rischiano di essere messe in discussione dal diffondersi della moda del senza glutine tra la popolazione non celiaca, che svilisce e banalizza questa patologia, le difficoltà e i rischi di chi ne soffre, dicono dalla Associazione Italiana Celiachia. Una cosa è dunque chiara: chi non soffre di celiachia non ha vantaggi o benefici dall’esclusione del glutine.
La celiachia non è allergia al grano. VERO
L’Allergia al Frumento (grano) è una condizione patologica completamente diversa dalla celiachia, coinvolge meccanismi immunitari diversi, è scatenata da un complesso di molecole del grano diverse dal glutine e comporta tempi di risposta e reazioni ben diverse da quelle della celiachia, inclusi l’eruzione cutanea e il temibile shock anafilattico. Inoltre mentre nella celiachia l’unica via di esposizione al glutine in grado di attivare la malattia è quella intestinale, le vie di innesco dell’allergia al frumento (grano) sono diverse e includono anche il sistema respiratorio, la cute e le mucose.
Non si è più o meno celiaci. VERO
La celiachia si può presentare con quadri clinici di diversa gravità e può interessare diversi organi ed apparati, ma in definitiva il danno è sempre presente se si assume glutine. L’Associazione Italiana Celiachia ci ricorda che esiste un’unica diagnosi di celiachia e un unico trattamento: una rigorosa dieta senza glutine per tutta la vita. Non si è quindi “più o meno celiaci” e non esistono “livelli più o meno gravi di celiachia”. Trasgredire volontariamente alla dieta o non prestare attenzione alle contaminazioni è dannoso per tutte le persone celiache allo stesso modo, anche in assenza di sintomi.
Fonte: www.greenme.it