glutine
La celiachia colpisce l’1% della popolazione e coloro che sono sensibili al glutine (ovvero che sebbene non hanno effetti gravi sono comunque indeboliti e danneggiati dal consumarlo) sono il 6%. Tuttavia si sa che questi valori sono molto sottostimati perché è dimostrato che l’80% degli intolleranti al glutine non sa di esserlo, e quindi continua a consumarlo e ad avere disturbi pensando che siano dovuti ad altro.
Il glutine è un complesso proteico contenuto in molti cereali come frumento (grano), farro,segale, orzo, kamut e avena.
E’ quindi evidente che le persone affette da celiachia o da sensibilità al glutine debbano astenersi dal consumare glutine e molti medici sostengono che in questi casi una dieta senza glutine sia sufficiente per stare bene. Ma è davvero così?
Ecco 3 verità sconosciute che tutti coloro che hanno problemi col glutine devono conoscere.
- La dieta senza glutine non basta. Uno studio mostra come fino al 60% dell’intestino tenue dei pazienti celiaci non guarisca mai completamente nonostante segua una dieta senza glutine.
In uno studio su 241 pazienti celiaci, la guarigione della mucosa dell’intestino tenue in soggetti celiaci era “ancora” al 34% dopo 2 anni di dieta senza glutine. E dopo 5 anni di dieta, la guarigione era al 66%. Gli autori della ricerca affermano:
“La guarigione della mucosa era assente in una porzione sostanziale di adulti affetti da morbo celiaco dopo un trattamento con dieta senza glutine.”
In un altro studio del 2009, su 465 pazienti celiaci dopo 16 mesi di dieta senza glutine fu scoperto che:
“La completa normalizzazione delle lesioni duodenali è eccezionalmente rara in pazienti adulti celiaci nonostante l’adozione di una dieta senza glutine”.
Quindi in poche parole, molte persone fanno una dieta senza glutine ma non guariscono davvero e perciò hanno sempre problemi digestivi.
2. Bassi livelli di vitamina D rendono l’intestino permeabile. Le ricerche stanno iniziando a dimostrare che la carenza di vitamina D porta alla compromissione della barriera intestinale permettendo il passaggio di molecole di cibo non digerito nel flusso sanguigno e innescando quindi una risposta immunitaria.
Le giunture dell’intestino tenue contengono delle fasce elastiche che regolano ciò che entra e ciò che esce. Il Dr. Tom O’Bryan, esperto di celiachia che ha curato migliaia di pazienti in america, lo descrive come un “elastico” avvolto intorno alle giunzioni strette che possono diventare troppo tese e perdere la loro elasticità.
Uno studio ha osservato che la vitamina D gioca proprio un ruolo fondamentale nell’elasticità delle fasce elastiche nell’intestino tenue affinché le fitte giunture operino normalmente. Per cui se sei carente di vitamina D, le fasce elastiche che mantengono compatte le giunture non funzionano correttamente, permettendo a materiale estraneo di filtrare entrando in circolo nell’organismo e provocando stati infiammatori.
Poiché come ho spiegato nell’articolo 7 Sintomi che indicano una carenza di Vitamina D più del 50% della popolazione ne è carente, e la percentuale è maggiore negli anziani, è importante esporsi al sole 15 minuti al giorno oppure assumere degli integratori di vitamina D se si vuole riparare la propria mucosa intestinale e tornare a digerire bene il cibo, dato che semplicemente evitare il glutine non basta. Va sottolineato inoltre che la vitamina D ha tantissimi benefici per la tua salute, per approfondire vedi Ecco come puoi guarire con la VITAMINA D.
3. La celiachia e l’intolleranza al glutine hanno origine dalla permeabilità intestinale. Il Dottor Fasano, esperto di autoimmunità e morbo celiaco, afferma che le malattie autoimmuni hanno bisogno di tre condizioni pre-esistenti per svilupparsi:
- una predisposizione genetica all’autoimmunità (nel caso del morbo celico: geni HLA DQ2/DQ8)
- un’esposizione ai fattori scatenanti (il glutine per la malattia celiaca)
- aumentata permeabilità intestinale (carenza di vitamina D e squilibrio della flora batteria che può essere dovuto ad antibiotici, zuccheri, mancato allattamento, ecc)
Per concludere significa che rimuovendo il fattore scatenante e riparando la parete intestinale (assumendo vitamina D e probiotici ed eliminando tutte le cause di permeabilità ed infiammazione) si può fermare e regredire l’autoimmunità. Per i celiaci, questo significa: guarire i tessuti dell’intestino, ripristinare la corretta permeabilità intestinale e rendere i villi attivi e funzionanti.
E’ importante condividere queste informazioni perché sebbene siano riconosciute dal mondo medico-scientifico non vengono diffuse e sono fondamentale per il benessere di tante persone che purtroppo hanno visto cambiare la loro vita a causa dei danne del glutine.
Fonte: dionidream.com