Per prevenire la celiachia una delle armi migliori è continuare ad allattare durante lo svezzamento

La celiachia è una malattia sempre più diffusa. Dipende da un insieme di fattori che interagiscono fra di loro. Uno di questi è il mancato allattamento al seno. Secondo gli esperti, infatti, il latte della mamma è l’alleato più importante contro questa patologia. Ecco perché.

È un’intolleranza permanente

Per celiachia s’intende un’intolleranza alimentare permanente verso il glutine. Si tratta di un complesso di proteine contenute in alcuni cereali di uso comune, come frumento, orzo e segale. È caratterizzata dalla comparsa di una lesione della mucosa intestinale. A lungo andare, la malattia arriva a distruggere anche i villi intestinali, piccole strutture che ricoprono l’intestino e permettono l’assorbimento delle sostanze nutritive.

Tante azioni benefiche

L’allattamento al seno diminuisce il rischio di celiachia per diverse ragioni. Innanzitutto, è ricco di molecole immuno-modulanti, ossia sostanze che sono in grado di attivare le difese naturali, contrastando anche l’infiammazione glutine-dipendente, che nei soggetti predisposti geneticamente è scatenata dall’ingestione proprio del glutine. Non solo: le molecole immuno-modulanti prevengono le infezioni intestinali, come quella causata dal Rotavirus. Si tratta di un agente virale che sembra avere un ruolo importante nella comparsa della celiachia.

Protegge l’intestino

Non bisogna dimenticare, poi, che il latte della mamma favorisce l’equilibrio della flora batterica intestinale del bebè. L’intestino risulta, dunque, più protetto. Infine, occorre considerare che se la mamma non è celiaca, il suo latte contiene tracce di glutine. Di conseguenza, il bimbo è esposto fin da piccolo a questa proteina e risulta meno sensibile nei suoi confronti.

Continuare il più possibile

L’ideale, secondo gli esperti, è che la mamma allatti a lungo e, comunque, fino allo svezzamento e all’introduzione del glutine nella dieta del bebè. In questo modo, il latte materno protegge la muscosa intestinale e l’organismo del piccolo fino a quando si sono abituati a questa proteina. In particolare, il latte risulta benefico fra i quattro e i sette mesi, anche se più si allatta e meglio è, per fornire un’azione protettiva più duratura.

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