La tessera sanitaria da utilizzare come carta di credito per l’acquisto dei prodotti senza glutine per celiaci in Sardegna.

E’ l’aspetto qualificante della proposta di legge presentata dal M5s e illustrata dalla prima firmataria Desirè Manca, capogruppo in Consiglio regionale, con gli altri tre consiglieri Alessandro Solinas, Roberto Li Gioi e Michele Ciusa. Allo stato attuale, infatti, il buono spesa per i celiaci è ancora cartaceo e non frazionabile, e deve essere utilizzato in un unico punto vendita (farmacie e negozi specializzati convenzionati) e in un’unica soluzione.

Gli assistiti hanno diritto a un minimo di 56 euro al mese a un massimo di 124. Il testo della proposta prevede invece che il budget sia caricato direttamente nella tessera, questo consentirebbe l’acquisto dei prodotti specifici anche nei supermercati, quindi a prezzi inferiori. Il provvedimento, infatti, ha un duplice obiettivo: il miglioramento della qualità della vita degli assistiti e la razionalizzazione della spesa sanitaria regionale.

“I numeri della patologia e le sollecitazioni delle persone che ne soffrono ci hanno spinto a presentare questo testo”, ha dichiarato Desirè Manca. Secondo l’ultimo report disponibile la Sardegna è la regione italiana con la percentuale di celiachia maggiore rispetto alla sua popolazione (0,44%). Nel 2017 nell’Isola sono stati infatti stimati 7.290 celiaci, di cui 1.834 maschi e 5.456 femmine.

Sempre dal 2017 la celiachia è stata inserite nell’elenco delle malattie croniche invalidanti, per le quali è previsto il regime di esenzione, sia per tutte le prestazioni sanitarie, sia per l’acquisto degli alimenti senza glutine. Ma, fa notare la capogruppo del M5s, “il sistema regionale sardo di erogazione dei buoni per i celiaci risulta di gran lunga superato se paragonato a modelli tecnologicamente all’avanguardia come quelli adottati da altre Regioni, in particolare la Lombardia”.

 

Fonte: www.ansa.it/sardegna/