Uno studio pubblicato su ‘Scientific Reports’ afferma che alcuni enzimi digestivi prodotti dalle piante carnivore potrebbero aiutare le persone affette da celiachia nella digestione del glutine. Gli scienziati dell’Università di Calgary hanno effettuato gli studi sugli ascidi delle piante, analizzati come una sorta di «stomaci usa e getta», pieni di liquido ricco di enzimi utile a digerire gli insetti e l’azoto in essi contenuto (che contribuisce al fabbisogno per la crescita della pianta). Tali enzimi sono «enormemente potenti», talmente tanto da abbattere il glutine se messi a lavoro in uno stomaco umano (dopo, ovviamente, un trattamento chimico adeguato).
David Schriemer, uno dei ricercatori del progetto, ha detto che «nel giro di pochi anni le persone affette da celiachia potrebbero assumere una pillola contenente questi enzimi. Questo consentirebbe loro di eliminare il glutine assunto». Dallo studio emerge anche la difficoltà incontrata per condurre le sperimentazioni: ogni pianta carnivora utilizzata (Drosere e Nepenthes) riesce a produrre quantità minime di questi enzimi, il che ha costretto i ricercatori ad utilizzare circa 1.000 ascidi e numerose piante per arrivare a raccogliere sei litri di liquido dopo sei mesi.
La celiachia è una malattia autoimmune in cui l’intestino del paziente viene danneggiato a causa dell’assunzione di glutine, una proteina presente nei cereali come grano, orzo, segale e avena. Ciò che danneggia il corpo del celiaco è l’attivazione delle risposte immunitarie: gli anticorpi attaccano l’intestino quando si verifica l’ingestione di glutine, causando danni ai villi deputati all’assorbimento delle sostanze nutritive. Ad oggi, non esiste una cura che estingua tale disagio alimentare e l’unica soluzione è seguire una dieta priva di glutine. Tuttavia, sono sempre più numerosi gli studi scientifici per la realizzazione di farmaci in grado di selezionare l’assorbimento del glutine qualora se ne verifichi l’assunzione da parte di un celiaco.