Celiachia e intolleranza al glutine. Come distinguerle e come trattarle? Un articolo a cura del Laboratorio di Analisi Sistema 2000 di Rimini, un vademecum per rispondere a tutti i vostri dubbi e sapere come comportarvi.

1. Si sente spesso parlare di celiachia e/o di intolleranza al glutine, ma nello specifico, queste due definizioni coincidono?
No, nella realtà clinica le due definizioni non coincidono affatto: la Celiachia è una vera e propria patologia definita Autoimmune. Quando ci s trova davanti ad una malattia autoimmune si assiste ad una alterazione del nostro sistema immunitario; solitamente gli anticorpi vengono prodotti dal nostro organismo come difesa verso un agente, presumibilmente esterno, che può arrecarci un danno. Nelle malattie autoimmuni, il nostro corpo produce anticorpi che agiscono contro il nostro stesso organismo in quanto essi non riconoscono una molecola non dannosa come tale. In medicina si dice che l’organismo reagisce contro il “self”, ovvero il proprio, riconoscendolo come “non self”, quindi non proprio. Ecco semplificando il tutto, il soggetto affetto da Celiachia produce anticorpi verso la proteina Gliadina, la proteina del glutine, presente nel grano e nei cereali come orzo e segale, che  normalmente vengono introdotte nel nostro organismo tramite la dieta e non causano nessun problema.  Questi anticorpi producono infiammazione cronica e grave dell’intestino.

141La Celiachia però ha dei sintomi e presenta delle alterazioni ben definite. E fino a poco tempo fa si pensava che fosse l’unica “patologia” legata al glutine. E invece, come spesso accade in medicina, le nostre certezze sono state rivoluzionate da quella che oggi viene definita Gluten Sensitivity, una vera e propria “ipersensibilità al glutine”, più che un’intolleranza, come la si sente definire.

2. Che cos’è l’ipersensibilità al glutine?
In realtà non esiste ancora una definizione medica/clinica ben precisa…gli studi sono iniziati pochi anni fa e tuttora se ne fanno per definire le varie caratteristiche di questa condizione. Diciamo  che la Gluten Sensitivity è una condizione fisica che si presenta in seguito all’assunzione al glutine. I sintomi a livello gastrointestinale sono il gonfiore, i dolori addominali,  la diarrea e la stipsi. Inoltre sono stati descritti altri sintomi come sonnolenza, irritabilità e depressione.

3. Ma scusi, non  sono gli stessi sintomi della celiachia?
In effetti sì: i sintomi della Gluten Sensitivity sono in gran parte gli stessi che si rilevano nei pazienti celiaci, seppur di gravità nettamente inferiore, e in quelli con sindrome da colon irritabile.

4. E quindi che differenza c’è?
A vederla così, diciamo a livello sintomatico, in effetti nessuna. Ma a livello fisiologico, per ciò che accade nel nostro organismo, le differenze sono eclatanti. Come dicevo prima, la malattia celiaca presenta delle alterazioni ben definite: essendo appunto una malattia autoimmune, nei pazienti che ne sono affetti, si assiste ad una risposta anticorpale verso la Gliadina e verso l’intestino stesso, la proteina del glutine di cui parlavamo inizialmente; questo causa una reazione infiammatoria che porta inevitabilmente ad un danno ai villi che rivestono il nostro intestino tenue, danno che in clinica viene definito atrofia dei villi…per farla semplice, è un po’ come se i nostri villi venissero troncati. Questa reazione non avviene nei pazienti che soffrono di Gluten Sensitivity.

Ho letto qualche giorno fa un articolo su internet che diceva che per adesso si sa solo cosa NON è la Gluten Sensitivity…e in effetti è proprio vero: non è una malattia autoimmune e quindi non vi è una risposta anticorpale specifica, non c’è atrofia dei villi né un’alterazione della permeabilità dell’intestino.
Tutti noi abbiamo dalla nascita un sistema di difesa del nostro organismo definito Immunità Innata; in più, nel coso del tempo ed in relazioni a varie esposizioni, ognuno di noi acquisisce un ulteriore meccanismo di difesa definito Immunità Acquisita o Adattativa. Nella celiachia vi è un’alterazione di entrambi i meccanismi di difesa, motivo per cui vengono prodotti anticorpi contro noi stessi, mentre nella Gluten Sensitivity solo l’Immunità Innata viene in qualche modo alterata.

5. Può essere quindi definita un’allergia al glutine?
In realtà anche questa definizione non è esatta. Quando una persona è allergica ad una qualsiasi molecola si assiste ad una elevata produzione, anche in questo caso, di anticorpi; nel caso specifico, gli anticorpi correlati alle allergie sono le IgE, che sono, a livelli nella norma, abitualmente presenti negli individui. Ecco, nei pazienti affetti da Gluten Sensitivity non vi è una alterazione significativa nella concentrazione di questi anticorpi. Inoltre, il test che si esegue per valutare le allergie, ovvero il Prick Test, risulta essere negativo. 

6. Quindi è proprio vero che per adesso si sa meglio cosa Non è la Gluten Sensitivity?
In parte sì…diciamo che sulla base delle conoscenze attuali la definizione più attendibile per la Gluten Sensitivity è “Ipersensibilità al Glutine”

7. Ma ci sono dei Test che si possono effettuare per diagnosticarla?
Al momento la Gluten Sensitivity è una vera e propria diagnosi di esclusione: questo significa che al presentarsi dei vari sintomi precedentemente elencati, al paziente vengono prescritti gli esami che normalmente si effettuano per valutare se si è affetti da celiachia. Nel caso tutti i responsi delle analisi confermassero che non si tratta realmente di celiachia, allora si considera il paziente affetto da una Ipersensibilità al Glutine.

8. E quali sono questi esami?
Per quanto riguarda la celiachia si prescrive la ricerca nel sangue di:

-anticorpi Anti-Tranglutaminasi IgG-IgA o anticorpi Anti-endomisio

-anticorpi Anti-Gliadina Deaminata IgG-IgA

Ovviamente il test per eccellenza nella diagnosi della celiachia è la biopsia intestinale per vedere lo stato dei villi, ma essendo più invasivo, prima di effettuarlo si valutano i risultati degli esami del sangue. In particolare nelle persone adulte la ricerca più indicata è degli anticorpi IgA mentre nei bambini si ricercano sia IgG che IgA in quanto, fisiologicamente, hanno una produzione inferiore di IgA. Per quanto riguarda la Gluten Sensitivity, come preannunciavo, gli esami sono sovrapponibili: l’unico test che si è visto essere più congruente è la ricerca degli anticorpi Anti-Gliadina Non Deaminata (IgG-IgA).

9. In termini di quantità, sono molto diffuse queste patologie? E soprattutto da che cosa derivano?
Al contrario di quanto si possa pensare, la Gluten Sensitivity è molto più diffusa della Celiachia. Si stima che la prima colpisca il 6% della popolazione mentre, per quanto riguarda la Celiachia, è stato stimato che un 1% della popolazione italiana ne sia affetto. Da che cosa derivano, è una bella domanda: le cause sono da ricercare sia in fattori ambientali che in fattori genetici. Recenti studi hanno confermato che c’è una componente genetica nell’insorgere di questo tipo di patologie, le quali sono tipicamente riscontrate in età pediatrica ma possono venir rilevate anche in età adulta.

10. Infine, cosa più importante di tutte, come ci si può curare?
Curarsi nel senso di guarire dalla patologia è improbabile, a chi è stata diagnosticata la Celiachia avrà sempre problemi con il glutine. Questo non significa che dovrà convivere per sempre con i dolori legati all’assunzione di glutine. Si raccomanda infatti per i celiaci una dieta priva di glutine, mentre per chi soffre di GS si raccomanda un’alimentazione a basso contenuto di glutine. Ormai, come ho già detto, è una condizione molto diffusa per cui molte aziende, ristoranti, alberghi ecc. si sono conformati e sono attrezzati per questo tipo di alimentazione.

FONTE: romagnamamma.it