Boom delle vendite di prodotti senza glutine. Ma solo l’1% della popolazione ha una diagnosi di celiachia. Questi cibi espongono anche ad un aumento di livelli di metalli pesanti nel sangue
Roma, 14 febbraio 2017 – Negli ultimi anni la dieta gluten-free è quasi diventata di moda, ma come si dice ‘non è oro tutto quel che luccica’, infatti una recente ricerca mostra come i cibi per celiaci espongano i consumatori a livelli maggiori di metalli pesanti dai potenziali effetti tossici, come arsenico e mercurio.
Non eccedere ma sceglierla solo in caso di necessità è il miglior consiglio, anche perché solo l’1% della popolazione ha una diagnosi di celiachia, malattia dovuta alla risposta immunitaria a una proteina presente in cereali come grano, segale e orzo.
Ma negli ultimi anni le vendite di prodotti senza glutine hanno avuto un vero e proprio boom. Infatti c’è la convinzione, in molti, pur se non scientificamente provato, che riducano l’infiammazione.
I ricercatori della School of Public Health dell’Università dell’Illinois a Chicago hanno così preso in esame i dati di 7.471 persone tra 6 a 80 anni, che hanno partecipato tra il 2009 e il 2014 al National Health and Nutrition Examination Survey. Di queste, 73 seguivano una dieta gluten-free e mostravano concentrazioni di arsenico nelle urine due volte maggiori rispetto agli altri e livelli del 70% maggiori di mercurio nel sangue.
I prodotti senza glutine contengono farina di riso come sostituto del grano, ma il riso è soggetto alla bioaccumulazione di alcuni metalli tossici derivanti da fertilizzanti, suolo o acqua. “Sono necessarie ulteriori ricerche prima di poter stabilire se una dieta particolarmente ricca di riso rappresenti un significativo rischio per la salute”, concludono gli autori dello studio.
Fonte: www.quotidiano.net