Per contrastare la stanchezza e fare il pieno di energia.

Le castagne, gelosamente custodite dentro un mallo ricoperto di spine, sono un frutto ricco di acqua e non un seme, come molti credono.

La loro pianta, la Castanea sativa, era nota nell’antichità come “l’albero del pane” poiché le castagne crescevano abbondanti nei boschi e permettevano di sfamare facilmente interi villaggi, garantendo la sazietà di tutti grazie all’elevato contenuto di carboidrati. Non se ne conoscono, però, le esatte origini, anche se sicuramente questa pianta era diffusa nel territorio del Mediterraneo e i frutti venivano chiamati dai greci le “ghiande di Giove” con cui facevano il “pane nero di Sparta”. Anche i romani coltivavano queste piante e secondo Marziale in nessun luogo come a Napoli si arrostivano le castagne più golose, le stesse da cui si ricavava la farina da mangiare in sostituzione a quella di frumento durante i riti in onore di Cerere, dea della terra e dell’abbondanza.

Da un punto di vista nutrizionale, le castagne hanno una composizione simile a quella di cereali come frumento ed orzo, ma a differenza di questi, non contengono glutine e la farina che se ne ricava può essere impiegata per preparare pane e dolci adatti all’alimentazione di celiaci ed intolleranti.

La ricchezza di vitamine quali B2, B3, B6, A e C, oltre che minerali quali potassio, magnesio, fosforo, zinco, rame e ferro permettono di trovare tono e vigore e contrastare la stanchezza fisica e mentale tipica del cambio di stagione, rendendole adatte a bambini ed anziani, convalescenti e sportivi. Le castagne, inoltre, contengono i preziosi Omega3 che, insieme alle fibre, consentono di prevenire le malattie cardiovascolari e di ridurre la concentrazione di colesterolo “cattivo” nel sangue.

Dai fiori del castagno le api producono un miele scuro dal sapore intenso che ha proprietà antinfiammatorie e protettive delle vie respiratorie.

 

LO SAPEVI CHE…

  • Le castagne sono i frutti piccoli del castagno selvatico, mentre i marroni, più grossi e più saporiti, provengono dagli alberi coltivati e migliorati geneticamente nel tempo?
  • Puoi cucinarle al vapore? In questo modo non disperdi il patrimonio nutrizionale e diminuiscono le calorie di circa il 25% rispetto a quelle arrostite.

 

Provate… le castagne al forno

Mettete le castagne in ammollo nell’acqua per circa un’ora, asciugatele ed incidete la buccia con un coltello (altrimenti nel forno scoppiano!). Disponetele sulla teglia e cucinatele a 220 gradi per circa 30 minuti. I tempi possono variare in base alla dimensione delle castagne. Lasciatele raffreddare per circa 10 minuti prima di mangiarle. Se avanzano, una volta fredde, è possibile congelarle. Poi basterà scongelarle e scaldarle nel forno!

 

 

Autore: dott.ssa Isabella Vendrame – Psicologa Personal Food Coach

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