La dottoressa Giulia Temponi, biologa nutrizionista, ci spiega le proprietà e le (poche) controindicazioni delle castagne
Sono il frutto dell’autunno per eccellenza e sono anche una fonte di carboidrati perfetta per chi soffre di celiachia o di intolleranza al glutine: parliamo delle castagne. Questi frutti a guscio, simili solo in apparenza a certa frutta secca, vedono la propria stagione da ottobre a dicembre e sono utilizzati da tempo per le loro molte proprietà, in particolare fibre e minerali. “Anticamente le castagne venivano definite pane dei poveri ed il loro albero, albero del pane. Questo perché sono ricche di amido e fonte di zuccheri, che forniscono una buona energia subito disponibile”, ricorda la dottoressa Giulia Temponi, biologa nutrizionista.
LE PROPRIETÀ NUTRIZIONALI DELLE CASTAGNE —
Al di là della presenza di amido, carboidrato presente anche nel mais e nelle patate, le castagne hanno importanti proprietà nutrizionali: “Le castagne sono ricche di fibre, che rallentano l’assorbimento dei nutrienti e quindi aiutano a regolare i livelli di zuccheri e colesterolo nel sangue. Sono inoltre ricche di carboidrati complessi, che danno energia ad immediata disponibilità. E poi contengono sali minerali come potassio, fosforo, ferro e rame, folati e vitamine del gruppo B. Per questo possono essere un alleato della dieta delle donne in gravidanza, ma possono al contempo essere consumate (con moderazione) da chi soffre di diabete o di ipercolesterolemia“, spiega la nutrizionista.
CASTAGNE E FRUTTA SECCA —
Seppur dall’aspetto simile alla frutta secca, la castagne sono sostanzialmente molto diverse. “Noci, mandorle, pistacchi e simili sono ricchi di acidi grassi omega 3 e omega 6, mentre il contenuto lipidico delle castagne è inferiore. Le castagne sono invece una fonte maggiore di carboidrati complessi, tanto da essere più simili a dei cereali, pur non contenendo glutine“, sottolinea la dottoressa Temponi. “L’importante presenza di zuccheri e minerali le rende un perfetto snack per il recupero dopo l’allenamento, anche per ripristinare l’equilibrio elettrolitico”.
CASTAGNE E INTESTINO —
Non esistono particolari controindicazioni al consumo delle castagne in modo moderato, ma attenzione in alcuni casi specifici. “Se si soffre di sindrome del colon irritabile o si hanno disturbi gastrointestinali le castagne possono dare problemi. In generale, poi, se mangiate in eccesso possono avere un effetto lassativo, dovuto all’elevata presenza di fibre”, ricorda la nutrizionista.
PER CHI SOFFRE DI CELIACHIA O INTOLLERANZA AL GLUTINE —
Proprio l’assenza di glutine rende le castagne una fonte di carboidrati perfetta per chi soffre di celiachia o di intolleranza al glutine: “Le castagne saziano e sono molto versatili. Possono essere consumate secche (in questo caso l’apporto calorico è più elevato per la assenza di acqua), arrostite, al vapore o bollite (più leggere per l’elevata presenza di acqua). Ma anche la loro farina si presta a molti utilizzi: si possono fare pancake, piadine, dolci. Si possono poi fare creme e vellutate di castagne, magari con aggiunta di porri o funghi. Una porzione di castagne può sostituire il pane ed essere un buono snack per sportivi e celiaci”, suggerisce la dottoressa Temponi.