Sono almeno una ventina i casi di clonazione nel Potentino delle “Card Celiachia”, vale a dire le card ideate dalla Regione Basilicata e dall’Asl nel 2016 per dare un supporto economico mensile ai cittadini affetti da celiachia, intolleranti al glutine. Uno di questi casi riguarda anche una donna di Vietri di Potenza, che si è vista sottrarre dei soldi dalla card per acquisti mai effettuati. Il tutto denunciato alla Polizia Postale.

In pratica, queste card vengono ricaricate ogni sei mesi, in media con 100 euro mensili (dipende dal sesso e dalla fascia di età). Card che serve per acquistare prodotti per celiaci nei negozi e farmacie convenzionate. Una volta fatti gli acquisti, trascorsi i sei mesi, l’utente deve presentare all’Asp gli scontrini che attestano gli acquisti, per avere la nuova ricarica. Ma da qualche mese fioccano le segnalazioni di card clonate. Buona parte delle persone che hanno subito la clonazione della card hanno fatto denuncia alla Polizia Postale di Potenza, che sta indagando su quanto accaduto per risalire agli autori.

Si tratta di addebiti in dollari con acquisti su un sito straniero.

Era un ottimo strumento per noi celiaci, un ottimo supporto economico. Ma ad oggi – ha dichiarato una delle vittime delle card clonate, Silvia Lepore di Vietri di Potenza – oltre al danno la beffa. Perché prima ci siamo accorti degli addebiti, poi abbiamo denunciato, e al momento anche le ricariche sono bloccate, così come ci è stato comunicato”.

Per chi ha fatto la denuncia, le card clonate sono state distrutte e sostituite con quelle nuove, ma al momento non c’è traccia della ricarica da parte della Regione. Un chilo di pane arriva a costare più di dieci euro e tutti i prodotti cosiddetti “gluten free” sono molto costosi e difficilmente reperibili nei piccoli paesi. Ed è per questo che gli utenti della “Card Celiachia” chiedono che venga sbloccata questa situazione, al di là dell’indagine che dovrà dare un’identità ai clonatori, che su alcune card sono riusciti a fare anche addebiti di 250 euro in un solo colpo.

– Claudio Buono –

 

Fonte: www.ondanews.it