Essendo attualmente l’alimentazione senza glutine l’unica “terapia” per le persone celiache, la possibilità di avere a disposizione alimenti “sicuri” anche fuori casa è estremamente importante per permettere la loro partecipazione alla maggior parte delle attività sociali
La promozione e la tutela della salute del soggetto celiaco rappresentano un obiettivo sanitario. La Legge n. 123 del 4 luglio 2005 riconosce la celiachia come malattia sociale e ha dato avvio alla promozione di azioni ed interventi volti a migliorare le condizioni di vita delle persone celiache, sia attraverso il miglioramento della diagnosi e cura della patologia, sia con azioni volte a favorire l’inserimento delle persone celiache nella normale vita della comunità.
Essendo attualmente l’alimentazione senza glutine l’unica “terapia” per le persone celiache, la possibilità di avere a disposizione alimenti “sicuri” anche fuori casa è estremamente importante per permettere la loro partecipazione alla maggior parte delle attività sociali.
La Regione Piemonte da alcuni anni stanzia finanziamenti grazie ai quali i Sian (Servizi di Igiene Alimenti Nutrizione) delle varie Asl piemontesi, in collaborazione con l’Asl To3 capofila a livello regionale, e l’Aic (Associazione Italiana Celiachia) realizzano una serie di attività di formazione sulla celiachia e sull’alimentazione senza glutine: corsi di formazione per gli addetti della ristorazione collettiva (mense scolastiche, ospedaliere e assistenziali), per gli esercizi di ristorazione pubblica (ristoranti, bar, pizzerie, agriturismi, laboratori artigianali), per gli insegnanti delle scuole dell’obbligo e per gli allievi degli istituti alberghieri.
Nel mese di marzo gli alunni delle classi quinte dell’Istituto “Giolitti” di Mondovì hanno avuto la possibilità di partecipare al corso “Celiachia e alimentazione senza glutine” organizzato dal Sian- Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Asl Cn1 di Mondovì e strutturato in una parte teorica e in una parte pratica.
Le lezioni teoriche hanno previsto una prima parte medica, tenuta dal Dottor Pietro Luigi Devalle, referente della nutrizione, che ha illustrato ai ragazzi il tema della celiachia e in modo particolare l’epidemiologia, i sintomi, la diagnosi e la terapia ovvero la dieta senza glutine, e una seconda parte dietetica, relativa all’alimentazione senza glutine, tenuta dalla Dietista Dott.ssa Paola Rapalino, che ha trattato il tema del glutine soffermandosi sugli alimenti permessi, a rischio e vietati per un celiaco, sulla preparazione di un pasto senza glutine partendo dalle materie prime consentite e sulle modalità di accoglienza e di servizio di un cliente celiaco nel proprio locale. Durante le lezioni pratiche i ragazzi hanno invece dovuto realizzare un menù senza glutine sotto la guida dello chef Stefano Brinatti, esperto di cucina senza glutine e collaboratore da anni al progetto Regionale Celiachia.
I nostri alunni si sono dimostrati molto interessati agli argomenti proposti utili a migliorare il bagaglio culturale acquisito durante il percorso scolastico.
La Dirigente Donatella Garello, con la speranza di poter collaborare ancora, a nome di tutto l’istituto, ringraziai i Dottori Paola Rapalino e Pietro Luigi Devalle, lo chef Stefano Brinatti e l’Asl Cn1 di Mondovì per l’organizzazione, la professionalità e la disponibilità che hanno contribuito al buon esito del progetto.